Il Timido

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IL TIMIDO

di e con Antonio Bertusi
regia e collaborazione drammaturgica di Virginia Martini
collaborazione tecnica Francesco Neri

 

 

 


La figura di Rodari è una delle più ricche e stimolanti della seconda metà del Novecento. E’ soprattutto noto come autore di filastrocche e racconti per bambini, molto meno come studioso di problemi educativi, giornalista militante, intellettuale.
In particolare la sua attenzione  per la scuola si colloca nell’analisi di una società che, uscita dalla dittatura fascista e dalla guerra, cercava in se stessa le forze vitali per ricostruire sui valori della Costituzione un nuovo modo di vivere.
Rodari per chi fa teatro non può che diventare un punto di riferimento, vista la ricchezza creativa e la sua voglia, partendo dalla realtà di “reinventarla” per incontrare, stupire e nel suo caso anche educare il lettore.
Lo spettacolo “Il timido” racconta di lui, di un uomo schivo ma al contempo appassionato e appassionante. Raccontiamo di lui non ai bambini ma agli adulti perché ci sembra che proprio loro (proprio noi!) abbiano bisogno in questi anni di ritrovare la strada dell’autonomia creativa, della libertà di espressione e di opinione, dell’assunzione di responsabilità rispetto alle generazioni che verranno.
Il timido
Questo è anche il senso del nostro teatro che esiste come risposta all’esigenza di raccontare il mondo con i suoi molti sguardi, i suoi colori, i suoi sapori, le sue miserie, le sue sublimità. Per quanto possano sembrare campate in aria “come torte in cielo”, le storie di Rodari ,sono sempre il risultato di uno sguardo attento e sensibile alla vita quotidiana. Era soprattutto per cambiare il mondo che Rodari scriveva. Ed è sempre per cambiare il mondo che noi, nel nostro piccolo, raccontiamo. E questa volta raccontiamo di lui.
Il timido” è un uomo d’altri tempi, di quelli da stanze fumose giacche pesanti e penna nel taschino. E’ una persona riservata che non ride,  ma sorride, con un sorriso trattenuto, che però sa metterti a tuo agio. Il timido è diventato famoso e non sa neanche perché.
Il timido gioca con le parole perchè le parole sono importanti ma ancora più importante è saperle usare.
Il timido passeggia, osserva, vive, scrive, racconta…
La storia de “Il timido” è quella di un giornalista con il gusto del raccontare.
E’ la storia di una società che poteva divenire.
Di una persona che l’ha saputa raccontare al Presente o con Presentimenti.
La storia di quella Italia che Pensava a quel che Diceva.

E la storia di Gianni Rodari che Sapeva Dire a Tutti quel che Pensava.

So bene che il futuro non sarà quasi mai bello come una fiaba. Ma non è questo che conta. Intanto, bisogna far provviste di ottimismo e di fiducia per sfidare la vita e non trascuriamo il valore educa­tivo dell’utopia! Se non sperassimo, a dispetto di tutto, in un mondo migliore, chi ce lo farebbe fare di andare dal dentista?”

Gianni Rodari

 

Segnalazione speciale della giuria del Festival di Resistenza 2010 del Museo Cervi: Segnaliamo Antonio Bertusi interprete de “Il Timido” della compagnia BlancaTeatro per la qualità attoriale espressa nel ripercorrere alcuni squarci della vita e delle opere di Gianni Rodari, con al voglia di giocare con la mente e il corpo così come riteneva fondamentale l’autore della “Grammatica della Fantasia”.

 

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