Cinquecentoquattromilionicinquecentosettantaseimila e…
“Cinquecentoquattromilionicinquecentosettantaseimila e…“
con Sandra Garuglieri
drammaturgia e regia di Virginia Martini
con la collaborazione di Antonio Bertusi
collaborazione tecnica Francesco Neri
9 novembre 1982 . ore 10.30 a.m
Stati Uniti D’America . Stato di New York .
Città di New York . Distretto di Manhattan.
Luogo dell’arresto : incrocio 200 west e 95th Street .
Nome : Silvia
Cognome : Baraldini
Sesso : femmina
Età : 34 anni
Razza : bianca
Cittadinanza : italiana
Reati imputabili : concorso in evasione (settembre 1979 ) – rapina a mano armata (aprile 1980) – tentata rapina (dicembre 1980)- tentata rapina (marzo 1981) – tentata rapina e lesioni (aprile 1981)
15 febbraio 1984 :
“La Corte degli Stati Uniti d’America giudica l’imputata colpevole dei reati di concorso in evasione (settembre 1979) e tentata rapina (dicembre 1980), e la condanna ad un periodo di detenzione di anni 40 di reclusione e dollari cinquantamila di multa. La corte si raccomanda inoltre di non prendere in considerazione la possibilità di concessione della libertà condizionata fino a che non sia trascorso il tempo massimo previsto dalla legge. Non c’è alcun dubbio, basandosi sulla sua precedente attività criminale e sulle dichiarazioni al momento della sentenza, che nel caso venisse rilasciata riprenderebbe le sue attività criminali. Noi crediamo che per proteggere la società lei debba stare in cella”
Una pedana di pochi metri quadrati interamente ingombra di pile di quotidiani, una sveglia, che segna un ritmo lento e inesorabile, e un brindisi, affinché un monologo che racconta una lunga storia di diritti negati diventi dialogo, confronto, scambio.
Un’orazione civile , lo definì Repubblica nel marzo 2000, attraverso la quale l’attrice, Sandra Garuglieri, si rivolge al pubblico ripercorrendo, per un’ora e un quarto, il tortuoso cammino politico, umano e processuale di Silvia Baraldini.
Un “dialogo in forma di racconto” in cui fanno la loro comparsa molti dei personaggi che sono stati nel bene e nel male protagonisti di questa storia: dalla madre di Silvia a Giovanni Falcone, da Giulio Andreotti a Massimo D’Alema a Bill Clinton.
Ma parlare di Silvia Baraldini vuol dire ripercorrere le lotte antirazziste, antimperialiste, lotte per l’emancipazione politica dei lavoratori, per le pari opportunità tra uomini e donne. Lo spettacolo “….dedicato a Silvia Baraldini”, nato in forma di studio nel marzo del 1999, continua da sei anni ad accompagnare la nostra crescita artistica convinti della necessità del “raccontare” e del “testimoniare” per riuscire ad abbattere il muro di omertà che ha sottratto, continua a sottrarre, alla pubblica visibilità la vicenda di Silvia Baraldini .
Estratti dalla stampa:
“..un racconto narrativamente perfetto, costruito su di un equilibrio che non concede al pubblico cali di attenzione mai…un accordo armonico e serrato di registri e toni attorali differenti suggella questa riuscita e intensa prova d’attore.” C.Copernich
“..un testo e una regia decisamente forti e convincenti.” P.Baroni (Firenze Qui)
“..una orazione civile. Tra emozioni, colpi di scena, ingiustizie, l’attrice – affabulatrice ci conduce in uno spettacolo di teatro-verità.” R. Incerti (La Repubblica)